Lo stomaterapista chi è e cosa fa? È il professionista che si prende cura del paziente stomizzato con problematiche di incontinenza o con disfunzioni del pavimento pelvico. Al Cems è presente un Ambulatorio di Stomaterapia e ne abbiamo parlato con la responsabile Elena Pachera, specialista in stomaterapia.
— Pachera: Lo stomaterapista è un infermiere professionista che, conseguita la laurea triennale, ha proseguito il percorso di studi specializzandosi con un master dedicato alla cura del paziente stomizzato.
La stomia (dal greco “bocca”) consiste in un’apertura creata chirurgicamente sull’addome per consentire la fuoriuscita degli effluenti (feci e urina). La stomia si presenta come una piccola porzione di mucosa intestinale, priva di muscoli e terminazioni nervose, che quindi non può essere controllata volontariamente. L’infermiere stomaterapista conosce e tratta le problematiche associate al confezionamento della stomia. Attua interventi di prevenzione, cura, educazione e riabilitazione.
Talvolta, le persone vivono la stomia come un tabù. Il ruolo dell’infermiere stomaterapista è fondamentale per guidare il paziente a gestire autonomamente la stomia e a riprendere, così, le redini della propria vita. E in questo, la capacità di instaurare un rapporto di fiducia ed empatia con il paziente è fondamentale.
— Pachera: Le motivazioni che rendono necessario il confezionamento di una stomia sono le più disparte e possono riguardare individui di tutte le fasce d’età, bambini e adulti. In tutti i casi, la persona portatrice di stomia necessita di un’assistenza olistica. Il paziente stomizzato, da un momento all’altro, si trova a dover rielaborare il proprio schema corporeo e ha bisogno di supporto a 360°. La stomaterapista è la figura che costruisce con il paziente una relazione di prossimità, di cura e di fiducia e ne diventa il punto di riferimento discreto e disponibile.
Nella fase iniziale è importante ridurre l’ansia dell’assistito, ma anche dei familiari e caregiver. Il ritorno a casa è un momento particolarmente delicato per il paziente: la dimissione ospedaliera avviene sempre più velocemente e questo, purtroppo, non da’ il tempo per educare alla gestione e accettazione della nuova condizione che stravolge la quotidianità e limita l’autonomia. Questo lascia il paziente disorientato e spaventato. Come cambierà la mia vita? Potrò ancora lavorare e uscire con gli amici? Potrò praticare sport? E se il sacchetto si staccasse?
Un servizio di supporto extra-ospedaliero, soprattutto nei primi e più complessi mesi, diventa indispensabile. E l‘infermiere stomaterapista è il professionista che offre tutte le informazioni necessarie e spiega come prendere confidenza e gestire la stomia e i presidi senza eccessivi timori. Il ruolo dello stomaterapista è cruciale nell’accompagnare il paziente stomizzato ad accettare la nuova condizione e a comprendere che può tornare a condurre una vita attiva, funzionale e sociale, recuperando uno stato di autonomia il più prossimo possibile alla condizione pre-operatoria.
— Pachera: L’ambulatorio di stomaterapia del Cems offre servizio tutti i giorni, con orari veramente elastici, dall’apertura alla chiusura del centro medico specialistico, in modo da rispondere in tempo praticamente reale al paziente stomizzato. Siamo, inoltre, sempre facilmente raggiungibili telefonicamente con un numero di cellulare dedicato, per fugare ogni dubbio, in qualsiasi momento.
— Pachera: Le aree di competenza dello stomaterapista riguardano:
— Pachera: In Italia, ci sono più di 70.000 persone portatrici di stomia e oltre 33.000 si trovano nel nord del Paese. Queste cifre sono sottostimate e si calcolano circa 17.000 nuovi pazienti ogni anno.
Le tipologie di stomie sono molteplici – intestinali, colostomia e ileostomia, urinarie – e le motivazioni che ne rendono necessario il confezionamento sono le più disparte. Bambini molto piccoli nascono con malformazioni intestinali che rendono necessario il confezionamento di una stomia. Adulti che affrontano una neoplasia del colon-retto o della vescica o una malattia infiammatoria intestinale, come la rettocolite ulcerosa o il morbo di chron, si trovano ad affrontare il confezionamento di una stomia. Altre cause possono essere i traumi addominali, le occlusioni intestinali la perforazione di diverticoli infiammati, l’infarto intestinale, l’incontinenza fecale grave.